Pavel Zalud Quartet
La farfalla risorta
Ideato da Matteo Corradini, lo spettacolo è un reading musicale, per metà incentrato sulle musiche klezmer / jazz ebraiche composte tra i primi del Novecento e gli anni della Shoah e per metà dedicato al racconto dell’esperienza unica del ghetto di Terezín, vicino a Praga. In scena il PZQ Pavel Zalud Quartet: tre musicisti e una voce recitante.
Strumenti musicali originali del ghetto di Terezín
Nello spettacolo vengono suonati 4 strumenti del ghetto di Terezín: un clarinetto, un flauto traverso e due ottavini. Lo spettacolo La farfalla risorta li riporta a suonare dal vivo, per la prima volta dopo 70 anni di silenzio.
Si alternano e concatenano fondendosi le narrazioni di Matteo Corradini (tratte dal suo libro La repubblica delle farfalle – Rizzoli) e le musiche eseguite dai musicisti, arrangiate appositamente per l’evento. L’intreccio tra parole e musica fa da filo conduttore. Si va dal racconto della vita quotidiana nel ghetto ad alcuni episodi particolarmente duri nella storia della Shoah. Attraverso alcune figure simboliche ci si interroga sul senso della verità, e su come la si possa cercare anche quando tutto intorno crolla. Anche quando la vita è in fortissimo pericolo.
Il Pavel Zalud Quartet è nato nel 2013 per la tournée del primo clarinetto restaurato: è composto da tre musicisti e una voce recitante: Gabriele Coen (clarinetto Zalud, clarinetto e sax), Enrico Fink (canto, ottavino Zalud, flauto traverso), Riccardo Battisti (fisarmonica) e (Matteo Corradini (voce recitante). La formazione è volutamente leggera, a significare simbolicamente la possibilità che lo spettacolo possa essere realizzato ovunque.
Fotografie
Video
Formazione
Enrico Fink
Nato a Firenze nel 1969, Enrico Fink si è laureato in Fisica nel 1994, dedicandosi poi alla musica e al teatro. Ha all’attivo produzioni e incisioni che vanno dal jazz alla musica contemporanea, dalla musica di strada alla musica sacra; si è esibito come flautista, cantante, attore e direttore sui palchi più diversi, dal Festival di Sanremo al Quirinale, dalle discoteche a festival internazionali di musica classica. Compone abitualmente per il teatro musicale, e si è esibito in tutte le principali piazze italiane, festival, teatri e sale da concerto. Ha recitato nella compagnia di Moni Ovadia nel 2000 per Tevye un Mir e, dal 2002 al 2004, per Il Violinista sul tetto. Dal 2003 collabora stabilmente con l’ensemble di musica antica Lucidarium, con cui si esibisce regolarmente in tutta Europa e negli USA e con cui ha registrato, in Francia, La Istoria de Purim per l’etichetta k617. Nel 2005 è uscito invece in Italia Il ritorno alla Fede del Cantante di Jazz, in cui Fink si dedica a una rivisitazione in chiave contemporanea di testi e musiche ebraiche di ambito religioso, concentrandosi sul repertorio ebraico italiano; del 2009 è invece il cd Quasi Live, dedicato all’attività con il gruppo The Homeless L.I.G.H.T. Orchestra. Come autore teatrale ha ricevuto il Premio Riccione per il Teatro e in Inghilterra è stato premiato dalla European Association for Jewish Culture. Dirige dalla sua fondazione (2007) l’Orchestra Multietnica di Arezzo, della quale è uscito nel 2009 l’album AnimaMeticcia per l’etichetta MaxResearch. A tutto ciò affianca un’intensa attività didattica, tenendo conferenze, workshop e seminari in Italia e all’estero.
Gabriele Coen
Sassofonista, clarinettista e compositore, Gabriele Coen si forma musicalmente prima alla Scuola di Musica Popolare di Testaccio; poi frequenta i seminari di Siena Jazz e viene in contatto in diverse occasioni con importanti interpreti del suo strumento d’elezione (Steve Lacy, Dave Liebman), per completare infine il percorso di studi con la Laurea in Scienze politiche e con il diploma in sassofono presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia. Dalla metà degli anni Novanta è fondatore e leader dei Klezroym, ad oggi la più importante formazione italiana di musica klezmer, con la quale è tra i massimi divulgatori in Europa della tradizione musicale popolare ebraica reinterpetata in chiave jazzistica. Nel 2005 fonda anche il quintetto Gabriele Coen Jewish Experience. Con quest’altra formazione raggiunge una nuova maturità espressiva, fino al folgorante incontro con il celebre sassofonista e compositore John Zorn e all’ingresso nella scuderia della Tzadik con l’album Awakening (2010). Ha all’attivo varie collaborazioni con il teatro, il cinema e la televisione, e anche un’intensa attività didattica e divulgativa. Nel 2013 è uscito il suo nuovo lavoro discografico, Yiddish melodies in Jazz, ancora una volta prodotto dalla Tzadik di John Zorn nella collana “Radical Jewish Culture”.
Riccardo Battisti
Riccardo Battisti è nato a Roma nel 1972. Nonostante una laurea in Ingegneria meccanica, preferisce dedicarsi alla fisarmonica, con una predilezione per la musica world e, recentemente, per l’improvvisazione jazz. Suona musiche ebraiche in quartetto con Enrico Fink, con il quale si è esibito spesso in Italia e all’estero, e ha alle spalle esperienze di musica popolare italiana in collaborazione con il circolo Gianni Bosio di Roma. Ha partecipato, inoltre, a diverse incisioni in studio.
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- 2013 – Mantova, Festivaletteratura
Auditorium del Conservatorio
- 2014 – Genova, Palazzo Ducale
Sala del Maggior Consiglio - 2014 – Merano (BZ), Staatsbibliothek
reading italiano + tedesco - 2014 – Treviso, Auditorium
Riccati-Luzzatti
(2 repliche) - 2014 – Ferrara, Festa del Libro Ebraico
Sala Estense (Yom ha-Shoah)
- 2015 – Cuneo, Teatro Toselli
(3 repliche) - 2015 – Terezín (Repubblica Ceca)
Krematorium
con reading di sir Ben Kingsley
- 2013 – Mantova, Festivaletteratura