13 strumenti originali
A first time exhibition for thirteen musical instruments from Terezin
Dalla primavera del 2009, lo scrittore ed ebraista Matteo Corradini ha recuperato tredici strumenti musicali di marca Zalud appartenuti a musicisti ebrei deportati nel ghetto di Terezín e utilizzati nel ghetto nel corso del progetto di propaganda nazista. Realizzati tra la fine del XIX secolo e il 1932 a Terezín, gli strumenti hanno accompagnato il destino degli ebrei del ghetto, in particolare dei musicisti praghesi e tedeschi.
La fabbrica di strumenti Zalud ha operato a Terezín dalla seconda metà del XIX secolo fino a circa il 1932. Quattro generazioni di produttori di strumenti si sono susseguite, e ciascuna ha contribuito alla nascita in particolare di strumenti per piccole formazioni estremamente dinamiche, e per corpi bandistici: tra i pezzi prodotti in primis vanno annoverati legni e ottoni, ma anche violini e mandolini.
La mostra porta gli strumenti davanti agli occhi di tutti, per la prima volta dopo 70 anni di silenzio.
È una mostra da leggere e da ascoltare. Piccoli diffusori permettono di sentire la voce dei singoli strumenti conservati nelle teche. Le storie degli ebrei internati a Terezín vengono raccontate attraverso i suoni e la musica
La mostra dedicata a Terezín non è solo un modo per esporre oggetti e contenuti ma può essere l’occasione per organizzare laboratori e concerti per ragazzi e adulti.
Le 5 sezioni della mostra raccontano al visitatore aspetti diversi dell’esperienza del ghetto. Gli strumenti musicali raccontano la vita culturale del ghetto.
I pannelli documentativi ampliano le informazioni con testi e immagini, e in mostra viene esposta anche una selezione di libri d’epoca dedicati a Terezìn.