Libri
Matteo Corradini
La repubblica delle farfalle
4 edizioni Rizzoli, Milano
pp. 280 – ISBN 978-8817063852
1 edizione BUR – SuperBur, Milano
pp. 280 – ISBN 978-8817078764
Una voce lucida e impietosa, una prima persona che sa mescolare il dolore e la poesia per raccontare in forma di romanzo la storia dei bambini e dei ragazzi rinchiusi nel ghetto di Terezín: prima della deportazione verso i campi di sterminio, sono impegnati nello sforzo di mantenere una parvenza di normalità in una vita che di normale non ha più niente. Un gruppo di adolescenti reagisce alle violenze, ai soprusi, alla paura dell’inevitabile mettendo insieme un giornalino con i contributi di tutti, anche i più piccoli: disegni, poesie, rubriche, recensioni. Così le riunioni di redazione diventano un momento prezioso per scambiarsi pensieri e timori ma anche per dare spazio alle aspirazioni e a grandi, irrealizzabili sogni.
Matteo Corradini
La pioggia porterà le violette di maggio
Einaudi Scuola, Torino
pp. 120 – € 6,80
ISBN 978-8828616412
Siamo a Praga. Klara riceve in dono per il suo decimo compleanno un vecchio clarinetto che i genitori hanno acquistato da un rigattiere. Dal doppiofondo della custodia salta fuori una busta ingiallita sulla quale, sorpresa, è scritto a mano un nome: Klara. Una Klara di tanti anni fa… Ma chi era Klara? Dove viveva? Dov’è finita? E chi era Samuel, autore del biglietto contenuto nella busta? E poi: a chi apparteneva il clarinetto? Troppe domande senza risposta, bisogna indagare. Per fortuna la piccola Klara può contare per le sue ricerche sull’aiuto del fratellone e della sua simpatica e (apparentemente) sconclusionata band di metallari, che a bordo di uno scassatissimo furgoncino l’accompagnano in giro per la città e nei dintorni. Sulle tracce del clarinetto i ragazzi devono ben presto affrontare il dolore e l’orrore di una delle più grandi tragedie della storia: la persecuzione degli ebrei. Da un luogo a un altro, da una persona a un’altra, ognuna con una storia straordinaria, ognuna con tanta vita da raccontare e una musica da suonare, le ricerche di Klara si concludono nella cittadina di Terezín, dove si trovava un campo di prigionia degli ebrei: qui il Samuel e la Klara del biglietto erano stati deportati; qui, fuori dalla fortezza, si trova l’albero con il cui legno il clarinetto era stato costruito. Da questo viaggio Klara e la band usciranno cambiati: con la consapevolezza del passato e la fiducia nel futuro.